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Antichi Guardiani: occhio a non sottovalutarlo!

Antichi Guardiani è il nuovo special booster di Yu-Gi-Oh!, il primo uscito in questo 2021 e arrivato da pochissimo ovvero il 6 maggio. È il successore di TOON Chaos, una delle espansioni dell’anno per quanto riguarda il 2020, e di Impatto Origini, partito in sordina e risollevatosi grazie all’entrata nel meta grazie al Drytron. La scommessa che fa ANGU è la stessa rispetto a GEIM: tre nuovi temi, qualche ristampa e 15 Collector’s Rare per la gioia dei collezionisti, per un totale di 60 carte più 15 trovabili nella massima rarità.

Ovviamente la fortuna del set la fa o il valore collezionistico delle Collector’s Rare oppure l’entrata nel meta di uno dei tre archetipi come è stato per il Drytron ad esempio. Difficile dunque capire a priori quanto successo potrà avere questa espensione, ci vorranno un po’ di tempo e qualche torneo per sondarne le possibilità, cosa resa complicata dalla drastica riduzione degli eventi per giocare, anche se forse iniziamo ad avvicinarci a un miglioramento della situazione. A primo impatto però le certezze sono due: la prima è che la qualità, in fatto di stampa, delle rare da collezione dopo qualche critica è aumentata, la seconda è che gli archetipi hanno presupposti abbastanza interessanti che potrebbero dargli effettivamente una futuribilità.

Occhio alle Collector’s!

Le Collector’s Rare come detto all’inizio sono 15, il Pankratopo spicca ovviamente su tutte. Carta limitata a 1 per quanto è versatile, ora oltre a un valore di gioco assume valore collezionistico. Poi per i più nostalgici ci sono anche Padrone dei Teschi, il Baratto e qualche altra ristampa, con però in più tante collector’s dedicate ai nuovi archetipi portati da Antichi Guardiani. In questo momento in cui scrivo, quindi soggetto anche a repentini cambiamenti, sono due carte Ogdoadico le rare da collezione “novità” tra le più richieste, si tratta di Ogdoabyss, il Sovrano Ogdoadico e Aron, il Re Ogdoadico.

Antichi Guardiani

Insieme all’Ogdoadico gli altri due temi nuovi portati da Antichi Guardiani sono il Solfaccordo e l’Ursartico, tutti e tre hanno caratteristiche ben precise, che li rendono uno molto diverso dall’altro e a loro modo originali.

La mia banda fa solfeggio

Se volete avvicinarvi a Yu-Gi-Oh! e siete attratti dalla meccanica Pendulum, Konami ci porta un tema che unisce questa meccanica con la scala delle note musicali. Solfaccordo infatti richiama le note che chiunque di voi conosce anche senza aver studiato solfeggio e questo viene unito alla creazione di una scala nelle nostre zone magia trappola per arrivare alla famosa “spendolata”. Chissà che questo non ridia un po’ di fama ai tanto bistrattati pendulum, la cui divisione tra magie e mostri non ha fatto impazzire in diversi. La meccanica ritrovò un po’ di fortuna con l’Endymion, deck però ritornato in poco tempo tra i for fun con il ban di Pesanmetalfosi Electrumite, una vera e propria mazzata.

Una bomba di lore

Passiamo poi all’Ogdoadico, a livello di artwork forse il più intrigante, è reso ancora più interessante perché tenta di riportare in auge il tipo Rettile. In più può utilizzare mostri attributo LUCE e OSCURITA’ in quanto mischiabile con il motore Chaos. A livello di lore il tema è azzeccatissimo: si tratta infatti della riproposizione nel gioco dell’Ogdoade, l’insieme di otto esseri primordiali adorati nella città di Ermopoli nell’Alto Egitto. Chi lamentava un allontanamento da parte di Yu-Gi-Oh! dalle sue radici, ovvero l’Antico Egitto, è stato sicuramente soddisfatto dalla piega presa tra fine 2020 e inizio 2021. Il ritorno in grandissimo stile del Drago Alato di Ra, in versione Ghost Rare e con supporti in grado di farne un mazzo for fun, ora l’arrivo dell’Ogdoade e quest’estate l’uscita dei due mazzi dedicati a Slifer ed Obelisk.

Il ritorno dei Dark Synchro

Chiude Antichi Guardiani l’Ursartico, archetipo che segue a livello di lore il solco tracciato dal Drytron per quanto concerne le costellazioni. Nello specifico l’ispirazione è la costellazione del Grande Carro, facente parte del Gruppo Stellare dell’Orsa Maggiore. Per quanto concerne invece il gioco qui il focus non è sui Rituali, ma i mostri Synchro, che non evocherete nel modo classico, ma seguendo la meccanica dei Dark Synchro. Quindi se guardando l’anime o informandovi sul gioco siete rimasti affascinati da questa tecnica è arrivato il tema che fa per voi. Spiegandolo in modo semplice ai neofiti: anziché sommare il livello del vostro tuner con un altro mostro per effettuare l’evocazione, in questo caso andrete a sottrarre i livelli. Avrà successo? A sensazione le basi ci sono, anche perchè quest’anno è l’ennesima spinta questa ai Synchro dopo lo Structure Deck: Catene di Gelo.

Ora è tempo di dirci la vostra: Ogdoadico con la sua lore, Solfaccordo con i pendulum o Urstartico con i suoi synchro? Quale mazzo state osservando con più interesse? E quale Collectors Rare prendere assolutamente nella vostra collezione? È tempo di scaldare le vostre dita e dirci la vostra, con educazione, nello spazio dedicato ai commenti!

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