Haemimont Games e FX Interactive hanno dato vita a inizio 2000 a una serie di strategici ancora in voga tra i giocatori.
Il blocco totale dato dalla quarantena ha portato noi tutti a cercare i modi più diversi per poter passare il tempo. I videogiochi non fanno eccezione. Soprattutto in multiplayer per poter restare in contatto con gli amici. Si giova di questo la serie di Imperivm, videogioco RTS (strategia in tempo reale, traducendo l’acronimo) ambientato nell’epoca antica. È una trilogia composta da, in ordine cronologico: Le Guerre Galliche, Le Guerre Puniche e Le Grandi Battaglie di Roma. I primi due non necessitano di spiegazioni sull’ambientazione. Il terzo invece è più generico, questo perché comprende un periodo più lungo di tempo. Sono disponibili infatti qui ben 8 civilità (comprese quelle dei primi due capitoli), 12 scenari, una campagna “Conquista” dove dovrete scegliere una civiltà per conquistare una alla volta tutte le altre, la possibilità di creare partite personalizzate e ultimo, ma non meno importante, il multiplayer.
Il concetto alla base del gioco è molto semplice: bisogna creare unità e sbloccare potenziamenti per poter prevalere sull’avversario, conquistandone le fortezze. Nessuna costruzione e componente gestionale ridotta all’osso. Dovrete infatti “limitarvi” a tenere sotto controllo l’oro, i rifornimenti di cibo e la quantità di popolazione (che genera oro o viveri a seconda che si trovi nella fortezza o nel villaggio). Ogni civiltà chiaramente ha le sue peculiarità, per esempio i Germani (presenti in Le Grandi Battaglie di Roma) usano i viveri come moneta, richiedendo una tipologia di gestione decisamente differente. Inoltre sono presenti villaggi, citati prima, fondamentali per il rifornimento di cibo delle truppe, e i forti, importanti perchè possono dare benefit diversi, oltre che costituire una linea difensiva in caso d’emergenza.
Le Grandi Battaglie di Roma
Prendendo a modello Le Grandi Battaglie di Roma (o Imperivm III), che è il capitolo più giocato, ci sono per ogni unità delle abilità speciali che la rendono particolarmente utile in un determinato momento, ma molto meno per altri scopi. Allo stesso modo gli eroi, che sono i comandanti dei nostri eserciti, hanno delle abilità che possono essere fatte salire di livello per darci un vantaggio tattico. Per dare un esempio di come alcune unità siano utili solo per determinate cose, i soldati che resistono a un tot di attacchi prima di subire dei danni hanno solitamente statistiche di base molto basse.
Il gioco gode di una community (con tanto di wiki) che si sta ripopolando ultimamente. Questo grazie proprio al blocco totale delle attività. Sono tornati persino degli Youtouber a seguire il gioco ed è presente anche un canale Twitch dedicato (in spagnolo). Esiste inoltre un server sulla piattaforma online Discord dove i giocatori continuano tutt’ora a sfidarsi nonostante Grandi Battaglie di Roma sia uscito nel lontano 2004. Qui si organizzano anche tornei che presentano premi, talvolta persino monetari.
Haemimont Games e FX Interactive
La serie di Imperivm è stata sviluppata dalla Heamimont Games, software house bulgara di 60 dipendenti attualmente indipendente da un publisher. Per molti anni quest’ultimo è stata per loro la FX Interactive (insolvente dal 2015 e di cui si è saputo poco negli ultimi anni), azienda italo/spagnola. Da qui il perché la community sia prevalentemente del Belpaese o iberica. Ultimamente sembra essere in lavorazione un Imperivm Le Grandi Battaglie di Roma per la nota piattaforma Steam. Non è ben chiaro però chi lo stia sviluppando, visto che gli altri capitoli della serie sono stati pubblicati dalla Haemimont Games sotto altro nome. In ogni caso se voleste giocare uno dei capitoli di questa trilogia li trovate a un prezzo decisamente contenuto (parliamo di circa cinque euro) sullo store della FX Interactive.