In questi giorni abbiamo avuto la possibilità di ospitare sui nostri canali niente meno che Roy Zinsenheim di Digital Bros, distributore di Yu-Gi-Oh! per l’Italia
Ci teniamo tantissimo ai nostri giocatori e vogliamo che abbiano sempre la possibilità di avere più informazioni possibili sul proprio gioco di carte preferito. Proprio per questo abbiamo avuto il piacere di portarvi in diretta Roy Zinsenheim di Digital Bros, responsabile del distributore storico di Yu-Gi-Oh! in Italia, per potergli porre domande e chiedergli curiosità in merito a uno dei TCG di maggior successo a livello mondiale.
Innanzitutto Roy Zinsenheim, come ti sei avvicinato al mondo di Yu-Gi-Oh!: “Nel 2008, mentre lavoravo per Digital Bros, Konami ci disse che era al lavoro per un altro TCG, Blue Dragon. A novembre 2008 iniziai quindi a occuparmi del lancio del gioco per Konami. Però poi, un mese dopo circa, ci hanno avvisato che stavano per fare causa ad Upper Deck, che era il distributore mondiale di Yu-Gi-Oh! TCG. A gennaio è partita la causa con Konami che si riprese la distribuzione. Quindi bloccarono Blue Dragon e ci dissero di prepararci al lancio di Yu-Gi-Oh! senza la possibilità di poter riutilizzare il materiale di Upper Deck. Così nel 2009 è iniziata la nostra avventura”.
Adesso per chi distribuisce com’è il mondo legato al gioco? “Oggi lo scenario di Yu-Gi-Oh! è cambiato rispetto a qualche anno fa. Le vendite sono molto legate ai pro player anziché ai bambini che guardano l’anime. Diciamo che se prima i bambini erano un 60-70% adesso il numero si è ribaltato. I booster più di successo di quest’epoca sono Tempesta Fuoriosa e Vittorie Brillanti. Un mio grosso rimpianto è invece Battaglie della Leggenda: Vendetta della Luce. Avrebbe potuto vendere il doppio rispetto ai numeri fatti perché era veramente una bella espansione, ma non avevamo le informazioni necessarie per veicolarlo al meglio”.
Ci puoi raccontare come mai Battaglie della Leggenda: Vendetta della Luce non è andato come speravi? “Ormai sono passati tre anni e posso raccontarla. Nel 2017 ci furono due uscite di booster speciali, una a distanza di dieci giorni dall’altra. Mentre siamo in riunione mi avvisano che ci sarà questa uscita quasi contemporanea e che dovevamo in poche ore dare i numeri per le richieste del materiale. Chiesi un parere, mi dissero che il migliore tra Battaglie della Leggenda: Vendetta della Luce ed Evoluzione Pendulum era quest’ultimo. I fatti hanno stabilito il contrario. Un altro prodotto che mi ha lasciato rammarico è la Serie Oro 4: Edizione Piramide. La serie precedente era andata maluccio e quando mi proposero questa, senza grosse spiegazioni sul prodotto, ne ordinai poche. Quando ci accorgemmo della sua validità ormai erano introvabili”.
La prossima espansione è TOON Chaos: “TOON Chaos, mi sembra un bel booster, è un peccato esca in un momento in cui probabilmente i ragazzi non hanno la disponibilità economica che avrebbero normalmente”.
Sembra che i giocatori siano molto legati al mazzo Dinosauro, cosa ne pensi? “Il mazzo Dinosauro è il The Dark Side Of The Moon (Pink Floyd) di Yu-Gi-Oh!. Un mazzo evergreen, un classico. Da quando è uscito ogni settimana io vendo i Dinosauri e adesso ancora di più”.
Molti associano Yu-Gi-Oh! all’anime, ma quanto incide realmente nelle vendite? “Una volta l’anime incideva tantissimo nelle vendite, la cosa però è andata calando e adesso la serie incide relativemente poco. Tutto il mondo degli anime adventure è una sezione che è andata un po’ in crisi, nel senso che gli ascolti sono ora infinitamente più bassi, ma questo perché c’è stato un passaggio molto importante verso il mondo digitale da parte del pubblico che guardava i cartoni animati”.
Speed Duel a livello di vendite è stata una delusione o un successo? “Purtroppo è stata una delusione e per onestà verso il brand preferirei limitarmi a questo. Ha un grosso potenziale, ma per vari motivi non è stato ancora molto ben diffuso”.
La grossa novità ora è rappresentata dal Remote Play, ma Roy Zinsenheim ci svela un suo sogno: “Il Remote Play è sicuramente un’opportunità, ma va ragionato con calma. È una possibile evoluzione, ma secondo me il bello del TCG (Trading Card Game) è che è una delle poche forme di gioco giovanile che permette un’interazione che non sia virtuale. Se spingiamo molto sul Remote Play un po’ di questa magia si va a perdere. Però in questo momento in cui la socializzazione sembra dannosa può essere una via. Possibilità di barare? I giocatori, soprattutto italiani, sono capaci di barare anche a un esame dove ci sono venti occhi che gli osservano (lo afferma con ironia ndr.), quindi purtroppo è un rischio che ci sarà sempre. Io in realtà più che il gioco da remoto ho un sogno: una lega di gioco amatoriale”.
Una volta la vendita era legata alle edicole, ora invece Yu-Gi-Oh! in edicola c’è molto meno, come mai? “Noi abbiamo deciso di non mettere più il prodotto in edicola perché abbiamo visto che c’era innanzitutto una grossa dispersione del prodotto, perché il cliente da edicola è quello che guarda il cartone animato e basta. In secondo luogo abbiamo deciso di puntare di più sui negozi, la parte che faceva l’edicola in una diffusione più di massa ora la fa GameStop. In edicola comunque ancora qualche prodotto a catalogo c’è”.
La nascita del fenomeno Duel Links ha toccato le vendite? “No, con l’arrivo di Duel Links non ci sono stati cambi di vendita significativi”.
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